lunedì 25 ottobre 2010

Day 2: Gita a La Rochelle


La voglia di raccontare questa giornata si è lasciata trovare a fatica.
Indipendentemente dalla nostra modesta performance, il campo di regata ha offerto delle belle condizioni, con vento da nord tra i quindici e i venti nodi. Proprio per il meteo, il Comitato comunica nel breafing mattutino la volontà di disputare due prove “standard”, due giri a bastone, più la costiera.
Le procedure sono puntualissime: alle 10 e 30 prende il via la terza prova di questa trentesima Sywoc. Potrei dilungarmi nella descrizione, ma la conclusione le fa perdere ogni senso: all’arrivo scopriamo d’essere OCS.  Il fatto che nessuno di noi l’avesse “chiamato” (se non una timida Fede) ci lascia un po’ spaesati; cerchiamo di azzerare tutto e partiamo per un’altra prova. Il vento sembra più forte nella parte destra del campo, nonostante la linea di partenza favorisca il controstarter noi azzardiamo: scegliamo la barca e viriamo subito. La decisione si rivela quella giusta, il gruppo ci segue ed in boa siamo terzi, dietro a Svizzeri ed Inglesi, seguiti subito da Brescia. In poppa siamo bravi, passiamo gli Inglesi e mettiamo qualche metro tra noi e gli inseguitori. Siamo ormai in boa, quando…la drizza del fiocco non sale, la manovra è lentissima e veniamo subito ripresi dal gruppo e superati da GBR e CusBs.
A questo punto la bolina è difficile, il vento è aumentato ancora e forse subiamo anche i nostri 40 kg in meno nel peso d’equipaggio. Non mi dilungo oltre: chiudiamo settimi.
Una volta arrivati, il Comitato comunica immediatamente la scelta del percorso per la prova costiera. Dieci minuti per impostare le coordinate gps e trovare i punti indicati sulle carte. Ok, pronti, si parte. Allo start, cazzandolo, lo scottino del wang si rompe, facendoci perdere metri importanti nel momento delicato della partenza. Arriviamo alla prima boa sesti.
Pecchiamo di presunzione. Davanti a noi nessuno issa, ma proseguono “a trenino” verso un punto al traverso che secondo le nostre valutazioni doveva rappresentare, però, la terza boa. Noi mettiamo spy e puntiamo a sud, verso quella che avevamo impostato come seconda boa, seguiti solo da USA e Ger… Passano diversi minuti quando vediamo un gommone del Comitato muoversi in direzione dell’altro gruppo di barche. I nostri dubbi sulla correttezza delle nostre coordinate si fanno, ovviamente, più fondati. Vediamo anche gli Americani riaprire le carte e le istruzioni di regata con le indicazioni sui possibili courses. Bene, ormai siamo lontanissimi dal gruppo. La rabbia, che può essere solo con noi stessi, si mischia allo sconforto. Togliamo spy e ci lanciamo in un inseguimento tanto inutile, quanto disperato. Riusciamo, infine, a chiudere 11…ma quanta amarezza.



4 commenti:

Anonimo ha detto...

DAI CAZZAROLA!
Beppe

Anonimo ha detto...

zio treno!!! sono pur sempre due coordinate?

Marco

ema ha detto...

dario dario illuminali tu!
indicagli la via per passare tra due scogli minuscoli (cit. notturna La trinitè '09)

Dario ha detto...

te l'avevo detto di metterli in guardia sulle costiere!!