domenica 24 ottobre 2010

Day 1: si aprono le danze...

E primo giorno fu.
Si potrebbe partire dalla classifica, ma questo non è uno di quei casi in cui carta canta, o almeno non del tutto.
Il risveglio sotto la pioggia battente non ha smorzato gli animi, motivati adeguatamente in tarda serata dallo skipper con la scelta del film, Ogni maledetta domenica.
Al breafing mattutino il Comitato decide di posticipare la partenza alle 11.30, ma alle dieci siamo già tutti in mare, sempre causa marea. L'attesa non ci distrae; ne approfittiamo per provare un po' di conduzione e assetto.
Il poco vento (6 nodi) fatica a stendersi, ma con un quarto d'ora di ritardo rispetto all'orario stabilito iniziano comunque le procedure della prima prova della Sywoc 2010.
La nostra partenza non è brillante, anzi. Un salto di vento ormai in prossimità dello start favorisce molto le barche sul pin, noi viriamo per spostarci sulla destra del campo di regata e cercare di rientrare. La nostra velocità è ottima e qualche raffichetta a favore ci porta a girare la prima boa quarti; svizzeri in testa, seguiti da portoghesi e inglesi. Il lato di poppa ci crea qualche ansia: il vento è in calo e il gruppo degli inseguitori sembra avvicinarsi. Nella seconda bolina riusciamo ad allungare, di poppa ci avviciniamo molto agli inglesi ma non riusciamo a passarli. Conclusione: quarti.
Sempre con vento in calo, parte la seconda prova, quella della gloria (sfumata). Non rischiamo, scegliamo il centro linea e qualche minuto dopo la partenza siamo già davanti. In boa di bolina il nostro distacco è discreto. Allunghiamo ancora di qualche metro nella prima metà del lato, dopodiché...il nulla.
Il vento sta abbandonando il campo di regata; vediamo un gommone del comitato muoversi con l'intenzione di accorciare la prova. Siamo ormai a meno di cento metri dalla boa di poppa con arrivo, quando la bandiera N incombe su di noi, annulla la prova e cancella i nostri sogni di gloria.
Giusto il tempo di una mezza baguette e si ricomincia. Il vento è girato leggermente ad ovest, si è intensificato (una decina di nodi) e ora soffia esattamente da Nord. Continuiamo a non rischiare nelle scelte e la partenza ne soffre; la conduzione, però, ci premia e alla prima boa siamo di nuovo nei primi quattro. I continui salti rendono la poppa sempre molto difficile, ma li sappiamo sfruttare al meglio e iniziamo il secondo giro al secondo posto, alle spalle solo dei portoghesi. Scegliamo la parte destra del campo, loro controllano. E' ormai a metà bolina che iniziamo a vedere le barche all'estrema sinistra, che avevano girato però nella seconda metà, con delle buone prue. Non ce ne preoccupiamo, siamo ormai in prossimità della lay. I portoghesi, coprendoci, ci costringono ad andare leggermente "in spalla". Il salto di vento a sinistra che avevamo visto a metà bolina ora ci appare in tutta la sua drammaticità: giriamo sesti. La poppa non è delle migliori; non riusciamo a destreggiarci nelle coperture degli altri spy, sbagliamo i tempi delle strambate. Morale: ottavi.
La delusione dovrebbe bruciare, invece sappiamo subito riconoscere gli aspetti positivi di questa prima giornata: la velocità della barca è ottima, nessun problema con le manovre, il nostro affiatamento è decisamente migliorato.
La giornata in mare si conclude con un'avaria al motore e il traino offertaci gentilmente dal team canadese (e forse qui va ringraziato lo charme del nostro Carlo, uomo all'albero e vero latin lover della regata).
Da segnalare la serata di ieri. L'International Dinner, la quale prevedeva che ogni squadra preparasse un piatto tipico da offrire agli altri, si è rivelata occasione di grandi socializzazioni (vedi sopra Carlo), grandi esperimenti culinari (vedi il nostro risotto alla milanese - nato da un soffritto bruciato - by Cesare) e grandi balli (chi scrive compare in un video dove balla con kimono giapponese).


3 commenti:

Unknown ha detto...

dai dai dai, forza ragazzi!

L

Ema ha detto...

Non so chi sia a scrivere ma complimenti!
bravi raga :)
spirito sywoc preso al 100 %

ema

Cus Vela ha detto...

chi vuoi che scriva qui in mezzo, un ingegnere?! :D